Un po’ di storia : chi ha inventato la lavatrice?

SIMBOLO DEL BOOM ECONOMICO NEGLI ANNI ’60, QUESTO ELETTRODOMESTICO INSIEME ALLO SPORCO E’ RIUSCITO A PORTARSI VIA IL LAVORO DOMESTICO Più DIFFICILE. LA LAVATRICE RAPPRESENTA DUNQUE UNA TAPPA DECISIVA DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE, MA A DIFFERENZA DEGLI INVENTORI DI RADIO, IPHONE, I SUOI GENITORI RIMANGONO SEMISCONOSCIUTI, NON C’E’ UN VERO E PROPRIO PADRE FONDATORE, NE’ CON CERTEZZA SI SANNO GLI ANNI….
Tra tutti gli elettrodomestici moderni, la lavatrice è quello che ha maggiormente cambiato il modo di vita di tutti i giorni, dal momento che prima della sua diffusione il lavaggio degli indumenti assorbiva una grande quantità di tempo e di energia, soprattutto da parte delle donne. Per questo la lavatrice viene considerata un elemento importante nella storia dell’emancipazione femminile.
Prima che fosse inventato questo elettrodomestico, le persone lavano i propri vestiti sulle pietre,martellandoli e lavando via la sporcizia con l’acqua corrente, o nei ruscelli, o nei fiumi. La sabbia era usata come abrasivo per togliere lo sporco. Il sapone invece, fu scoperto sulla collina di Sapo(da cui il nome) vicino a Roma, lì venne appreso e osservato che le ceneri che contenevano il grasso degli animali sacrificali, avevano un grande potere detergente.
Nel 1677 il barone John Hoskins, creò un sistema per lavare i panni, o meglio dire, per risciacquarli. Era un cestello di corda, che veniva fatto ruotare sotto un getto d’acqua.

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Un altro  esemplare di macchina per lavare fu sviluppato nel 1767 da un teologo di Ratisbona, Jacob Christian Schäffer. .
L’inventore della lavabiancheria è per ritenuto Thomas Bradford, il quale nel 1860 creò un modello simile, nel modo di funzionare, degli apparecchi odierni.Si trattava di un apparecchio costituito da una gabbia ottagonale in legno, all’interno della quale venivano messi i panni da lavare. Questa gabbia era a sua volta contenuta in una scatola più grande, anch’essa in legno riempita con acqua e sapone. Una manovella faceva ruotare la scatola più piccola.

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Alla pari di Bradford, nel 1874, William Blackstone, un mercante americano, creò una lavatrice per il compleanno della moglie. Era un barile di legno, riempita di acqua calda e sapone. i Panni erano scossi da un asse dotato da lunghi
pioli, che si muoveva manualmente in alto e in basso. Questa fu un boom, tanto che il Sig. Blackstone inizia a vendere le sue lavatrici a 2.50 dollari e più tardi creò un’azienda a New York in cui tutt’ora è insediato e tutt’ora produce lavatrici. Nel 1861, viene aggiunto uno strizzatore, mentre nel 1900 le vasche di legno sono state rimpiazzate da quelle di metallo.In seguito sono state inserite delle cinghie di razionamento che hanno permesso l’introduzione di motori, inizialmente a benzina o a vapore fino al motore elettrico utilizzato per la prima volta nel 1907 da Alva Fisher

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 Sostanzialmente le prime lavatrici, dunque, furono concepite come macchine atte a “sfregare” i panni. Le macchine così realizzate presentavano però lo svantaggio di provocare un’usura eccessiva dei panni, e risultati di lavaggio decisamente deludenti. La prima ed unica soluzione efficace fu l’adozione appunto dell’agitatore: il principio è quello di forzare la soluzione detergente attraverso le fibre dei tessuti agitandoli e “sbattendoli” attraverso l’acqua. Sviluppata in America, questa tecnologia è sostanzialmente ancora oggi praticamente la più diffusa nel mondo nonché la più efficace.
Le lavatrici hanno raggiunto la maturità di prodotto negli anni sessanta. Si deve osservare come l’evoluzione della lavatrice sia segnata, negli ultimi anni, da due fattori importanti:
1.  l’orientamento prevalente verso l’utilizzo di tessuti misti o interamente sintetici, colorati, che “si sporcano meno” e “si lavano più facilmente” ha comportato la necessità di sviluppare programmi di lavaggio sempre più a medie-basse temperature e la pressoché totale abolizione del “prelavaggio”;
2. i detersivi, sempre più efficaci, contribuiscono  a ridurre  d i tempi e dell’azione di lavaggio.
OGGI RITROVIAMO DUE TIPI DI LAVATRICI
1) A carica dall’alto: lo sportello di carico è posto sulla parte superiore della macchina. Solitamente di dimensioni minori rispetto alle lavatrici a carica anteriore e vengono semplificate le operazioni di carico e scarico della macchina.
2) A carica anteriore, che invece hanno uno sportello rotondo sulla parte frontale della macchina, il cosiddetto oblò (sono le più diffuse). Il vantaggio di questi modelli è che permettono la sovrapposizione per esempio di un’asciugatrice o di un cesto per la biancheria sporca.
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INTRODUZIONI RECENTI E MIGLIORAMENTI
– L’introduzione del microprocessore  ha permesso un uso più semplice, un lavaggio migliore ed al contempo la riduzione dell’usura:la parte meccanica è stata sostituita dalla elettronica… la rotella girevole è scomparsa e l’andam del programma è pilotato da una intellligenza che possiamo definire chip o microprocessore.
– il timer permette di posticipare  l’ora di partenza del lavaggio,(ora precisa)
– i sensori di posizione del cestello, collegati al processore, permettono l’avvio della centrifuga solo quando la biancheria è stata distribuita in maniera uniforme, in modo da non sollecitare troppo  i cuscinetti di supporto del cestello; a fine lavaggio, con partenza automatica, il cestello può ruotare di mezzo giro a intervalli regolari per non far impaccare la biancheria già semiasciutta.
http://www.focusjunior.it/imparo/fj-risponde/chi-ha-inventato-la-lavatrice

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